18 Aprile 2025
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Sospensione breve della patente: funzionamento e norme di attuazione

La Legge 25 novembre 2024, n. 177, entrata in vigore il 14 dicembre, ha introdotto modifiche al Codice della Strada che preoccupano il settore dell’autotrasporto, in particolare con il nuovo articolo 218-ter che prevede la sospensione breve della patente, fondamentale per l’attività professionale degli autotrasportatori.

Ma di cosa si tratta? La sospensione breve della patente avviene quando il punteggio sulla patente scende sotto i 20 punti e si commette una delle seguenti infrazioni:

  • Non rispettare i segnali di divieto o di senso vietato
  • Circolare contromano
  • Non dare la precedenza
  • Passare con il rosso più di due volte in due anni
  • Attraversare con il passaggio a livello chiuso
  • Sorpassare in modo pericoloso
  • Non mantenere la distanza di sicurezza tra i veicoli
  • Cambiare direzione o corsia in modo azzardato
  • Non indossare il casco
  • Non allacciare la cintura di sicurezza
  • Non usare le lenti correttive
  • Violare le norme sui tempi di guida e riposo
  • Invertire il senso di marcia
  • Circolare nelle corsie di sosta
  • Guidare sotto effetto di alcol
  • Non dare la precedenza ai pedoni.

In presenza di un punteggio inferiore a 20 punti sulla patente e una delle 15 infrazioni specificate, oltre a eventuali sanzioni pecuniarie, si applica la sospensione della patente di guida. Se il punteggio è tra 10 e 20 punti, la sospensione durerà 7 giorni; se il punteggio è inferiore a 10 punti, la sospensione sarà di 15 giorni.

Il periodo di sospensione della patente raddoppia se il conducente commette una delle 15 infrazioni e provoca un incidente, anche se senza coinvolgimento di terzi. Le disposizioni dell’articolo 218-ter si applicano anche ai conducenti con patente estera. Secondo una circolare del Ministero dell’Interno, la verifica dei punti per la sospensione deve essere effettuata sulla patente di guida, non sulla Carta di Qualificazione del Conducente (CQC).

Per gli autisti professionali, la patente di guida può avere 20 o più punti, mentre la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) può averne meno di 20. In questo caso, l’autista non subisce la sospensione breve della patente. Questo avviene perché le normative stabiliscono che le infrazioni commesse alla guida di un camion influenzano solo il punteggio della CQC e non quello della patente di guida. Inoltre, la circolare del Ministero dell’Interno chiarisce la situazione dei punti della patente al momento delle sanzioni che possono portare alla sospensione breve.

La circolare sottolinea che le decurtazioni non annotante sull’Anagrafe nazionale non influenzano i punti della patente al momento dell’infrazione. È fondamentale identificare il trasgressore al momento della violazione per applicare la sospensione breve della patente. Se l’identificazione avviene dopo l’infrazione, non è possibile applicare la sospensione; se avviene al momento dell’infrazione, la sospensione è valida anche se contestata successivamente.

La sospensione della patente inizia con il ritiro da parte delle forze dell’ordine, che la trattengono fino al termine del periodo di sospensione. La restituzione può avvenire direttamente all’interessato o a un delegato, anche per posta su richiesta. Se il ritiro causa difficoltà nel raggiungere il lavoro, l’interessato ha 15 giorni per richiedere al Prefetto un permesso di guida limitato a determinate ore, sempre che non ci sia stato un incidente derivante dall’infrazione.

Il permesso deve sempre essere a bordo del mezzo durante il tragitto verso il lavoro. Per gli autisti professionali, ciò si applica anche all’uso della propria auto per recarsi in azienda. La sospensione breve della patente pone interrogativi, soprattutto riguardo all’articolo 174 del Codice della Strada, che regola i tempi di guida e riposo. Gli autotrasportatori percorrono circa 100mila chilometri all’anno in condizioni spesso difficili e devono seguire normative che, sebbene mirate alla sicurezza stradale, possono influenzare negativamente le loro attività.

Le imprese di autotrasporto affrontano quotidianamente situazioni di congestione, restringimenti e deviazioni, unite a una mancanza di aree di sosta, che allungano i tempi di percorrenza. Questi fattori possono portare a superare il limite del 20% dei tempi di guida o riposo, attivando sanzioni, anche senza intenzione di violazione da parte degli autisti. Questo crea un paradosso in cui gli autisti, operando in un ambiente complesso e difficile, rischiano penalizzazioni che possono gravemente danneggiare la loro attività e quella delle aziende.

È fondamentale che i decreti attuativi della riforma del Codice della Strada considerino le specificità del settore degli autotrasportatori. Sebbene l’obiettivo sia garantire la sicurezza stradale, è necessario evitare che misure punitive danneggino ingiustamente autisti e aziende, mettendo a rischio la loro attività.

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